Il tessuto imprenditoriale italiano è costituito per ben il 65% da aziende a gestione familiare e uno dei momenti più delicati nella vita di questo tipo di imprese è il passaggio generazionale. Come affrontare al meglio una successione d’azienda? Si tratta, infatti, di una fase di cambiamento in cui la tradizione si scontra con la necessità di guardare al futuro. Un passaggio di testimone non sempre privo di attriti che però è possibile gestire in tutta la sua complessità. Vediamo insieme come.

Passaggio generazionale: le sfide per chi subentra
Non è facile affrontare il cambio di gestione soprattutto quando si tratta di un’azienda familiare, dove gli aspetti personali e relazionali impattano in modo determinante e i/le founder non cedono il passo con entusiasmo. Chi subentra alla guida di un’azienda familiare si trova ad affrontare una serie di sfide, come:
• gestire nel modo più armonioso possibile le relazioni con chi cede l’attività
• portare avanti un marchio storico o un’attività consolidata senza perderne il valore
• trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione
• fare squadra con il team di collaboratori già presenti e/o nuovi assunti
• creare una relazione di fiducia con i precedenti fornitori e/o nuovi fornitori
• coltivare il rapporto di fedeltà con i clienti storici e/o nuovi clienti
• costruire la reputazione del proprio brand personale come leader
Come affrontare queste sfide trasformandole in opportunità?

Per una successione aziendale serena la soluzione è nella leadership
Una strategia chiave consiste nell’adottare uno stile di leadership ispirazionale, ossia in grado di creare energia positiva nei collaboratori e attrazione motivazionale verso il proprio progetto di subentro. Una leader ispirazionale è in grado di guidare dando l’esempio, condividendo con collaboratori, clienti e partner, la propria visione e i valori, favorendo la coesione del team e costruendo legami di fiducia con clienti e fornitori.
Adottare una leadership ispirazionale può agevolare la successione d’azienda perché permette di:
- Facilitare le relazioni con chi cede
- Rendere più credibile chi subentra agli occhi di collaboratori, fornitori e clienti storici
- Favorire l’innovazione aziendale e l’introduzione di nuovi processi coinvolgendo il team nel cambiamento
- Rafforzare il brand personale dell’imprenditrice, facendola percepire come un punto di riferimento su cui si può contare
Alcuni esempi di leadership e cambiamento
Una leader di questo tipo è Tory Burch, imprenditrice e filantropa statunitense, fondatrice del marchio di moda che porta il suo nome, scelto da clienti del calibro di Hillary Clinton e Michelle Obama. L’imprenditrice è nota per il suo impegno in attività benefiche: nel 2009 ha lanciato la Tory Burch Foundation per sostenere le donne imprenditrici, attraverso percorsi di empowerment che forniscono l’accesso a capitali, formazione e risorse digitali.
Un esempio italiano di leader ispirazionale, che ho avuto modo di conoscere personalmente, è Elena Viezzoli che, dopo aver lavorato nell’azienda tecnologica di famiglia, ha avviato la sua attività di imprenditrice e consulente, ha iniziato a collaborare con diverse associazioni e ha ricevuto numerosi premi a livello internazionale. Per diversi anni consecutivi è stata, infatti, inserita da Start Up Italia nell’elenco delle Unstoppable Women, le 1000 donne che stanno cambiando l’Italia.

Gestire una successione d’azienda con il supporto del coaching
Adottare una leadership ispirazionale può rendere più semplice la fase di successione d’azienda ma chi subentra potrebbe non sentirsi del tutto all’altezza del nuovo ruolo di leader. La buona notizia è che la leadership non è una questione di carattere o una dote innata, ma è una potenzialità che si può allenare ed affinare grazie anche al coaching.
Stai per subentare al vertice di un’impresa e vorresti rafforzare la tua leadership?
Contattami per parlarne insieme