Come creare un’impresa e superare la paura di non farcela

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Donne che si dimenticano di se stesse, donne che si sentono in colpa se si prendono del tempo per sé, donne che si mettono sempre all’ultimo posto, donne che non si sentono all’altezza e che pensano di non fare mai abbastanza. Donne che hanno dei sogni imprenditoriali, con grandi potenzialità di riuscire a creare un’impresa, ma che rinunciano prima di averci provato.

Ti è capitato, nel corso della tua vita, di riconoscerti in una di queste categorie? Ti è successo di incontrare donne che vivono una di queste situazioni?

Se stai pensando di creare un’impresa, la considerazione che hai di te stessa, la tua autostima e la tua leadership hanno un peso fondamentale nel determinare il tuo successo. E’ una questione di mentalità, di coltivare un mindset imprenditoriale, iniziando a pensare a se stesse in un ruolo nuovo.

L’imprenditrice non è solo una donna che ha avuto una buona idea di business, è soprattutto una donna che ha sviluppato la propria leadership al femminile, diventando in grado di gestire se stessa, le proprie emozioni e le proprie paure, prima di iniziare a gestire tutti gli aspetti organizzativi della propria attività. Allora come può una donna che desidera avviare un’attività, ma si rende conto di essersi trascurata negli ultimi tempi, riprendere in mano la sua vita e concentrarsi sulla propria autorealizzazione?

 

Segui i passi da compiere per creare la tua impresa

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  • Il primo passo è recuperare la cura di sé: da quanto tempo non fai qualcosa solo per te stessa? Da quanto tempo non ti fai un regalo o non ti diverti facendo qualcosa che ti fa stare bene? Inizia a prenderti nuovamente cura di te, ritagliandoti dei piccoli momenti quotidiani da dedicare al corpo e all’anima. Può trattarsi di fare sport, di mangiare dei cibi più sani, di dormire un po’ di più, di trascorre del tempo con un’amica, di fare un viaggio, di ascoltare una musica che ti piace oppure di visitare una mostra.
  • Il secondo passo è stabilire un primo obiettivo: fino a quando ti limiterai ad ascoltare la tua paura di non farcela e di non essere all’altezza, rimarrai ferma nella tua situazione attuale, lasciandoti bloccare dalla paura. L’antidoto più forte alla paura è l’azione. Inizia da un piccolo passo, perché una volta raggiunto il primo obiettivo, potrai con maggior fiducia in te stessa passare ai successivi, alzando l’asticella della difficoltà. Per cui comincia con il sondare la tua idea di business, tirandola fuori dal cassetto e iniziando a fare una semplice azione nella giusta direzione: acquistare un libro sull’argomento, frequentare un corso per acquisire nuove competenze che ti serviranno a capire come avviare un’attività di successo, chiedere informazioni ad una persona che ha già creato un’impresa come la tua prima di te oppure iniziare a studiare la concorrenza.
  • Il terzo passo per far partire la tua impresa è scrivere un progetto a lungo termine, fatto di tappe intermedie, da raggiungere un passo alla volta.

 

 Prepara il giusto piano di allenamento per avviare la tua impresa

Dopo aver recuperato la cura di sé e dopo aver acquisito fiducia nelle proprie capacità raggiungendo il primo obiettivo, è arrivato il momento di fare sul serio e di creare un preciso piano di allenamento che comprende l’analisi di tutto quello che occorre per stabilire come creare un’impresa:

  • competenze
  • conoscenze
  • strumenti
  • risorse finanziarie
  • collaboratori
  • partner

Una volta che avrai chiaro tutto quello che ti serve per avviare l’attività, è arrivato il momento di trasformare la tua analisi in una vera e propria palestra di business dove potrai allenarti ed acquisire tutto quello che ti servirà per trasformare la tua idea in un progetto. Non basta compiere un’azione una sola volta, sarà necessario ripeterla fino a quando non si sarà trasformata in una reale competenza.

Pensa a come si allena un maratoneta e immagina di fare lo stesso nella tua attività, procedendo per gradi: se non hai mai corso, non potrai passare subito a percorrere la distanza che percorre abitualmente un maratoneta, perché il tuo corpo e la tua mente non saranno allenati per farlo. Per raggiungere i risultati desiderati, occorrerà allenarsi duramente per mesi, fino a quando il corpo e la mente non si saranno abituati alla lunga distanza.

Lo stesso si può dire per l’avvio di un’impresa: non si diventa imprenditrici dalla sera alla mattina ma ci si allena, un passo alla volta, per acquisire le necessarie competenze.

 

Acquisisci le competenze chiave per un’imprenditrice

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Quali sono le competenze chiave, tecniche e comportamentali, per un’imprenditrice, che è necessario acquisire per creare un’impresa economicamente sostenibile?

  • Autostima: una donna che ha sufficiente fiducia in se stessa, saprà trovare il coraggio di avviare un’attività e di gestire la propria attività.
  • Leadership: una donna che è diventata leader di se stessa, imparando a gestire la propria emotività, avrà la capacità di gestire la complessità di un’impresa. Essere leader di se stessa non significa reprimere le proprie emozioni e sentimenti ma, al contrario, diventarne pienamente consapevoli, per poter scegliere come comportarsi di volta in volta.
  • Assertività: l’assertività è uno stile di comunicazione efficace, in cui la persona che parla rispetta i propri diritti e quelli dell’altro e riesce a trasmettere in modo chiaro e fermo il proprio messaggio all’interlocutore.
  • Passione: è fondamentale avere una forte passione per il campo di attività scelto, che possa diventare il punto di partenza e il sostengo per tutto il percorso imprenditoriale.
  • Visione: l’imprenditrice che riesce ad immaginare sé stessa e la sua impresa nel futuro avrà una potente bussola per orientare le sue scelte.
  • Competenze tecniche: una donna che avrà scoperto le sue potenzialità potrà allenarle per trasformarle in competenze e talenti. Per creare un’impresa occorrono specifiche competenze nel settore di riferimento.
  • Conoscenze teoriche: la formazione non è solo un punto di partenza fondamentale per un avvio di impresa, ma anche una fondamentale risorsa per continuare ad essere sempre aggiornata e competitiva sul mercato.
  • Perseveranza: capacità di seminare oggi e di attendere di raccogliere domani i frutti del proprio lavoro.

Le competenze chiave per un’imprenditrice sono numerose e ci vogliono tempo ed allenamento costante per acquisirle e consolidarle. La buona notizia è che non si tratta di qualità innate ma di competenze che possono essere acquisite con il giusto allenamento.

Se desideri avviare un’impresa, non farti sopraffare dalla paura di non farcela, ma allenati per sviluppare, giorno dopo giorno, le competenze chiave che ti permetteranno di costruire una solida base su cui sviluppare la tua attività.

 

I nostri risultati arrivano dove c’è il nostro focus

Proprio in questi giorni mi chiedevo perchè ho scoperto relativamente tardi la mia vocazione professionale per il coaching e la formazione: ma come mai non ci sono arrivata prima? Ma dov’ero in tutto questo tempo? Come ho fatto per tanti anni a dimenticarmi di me?

Mi sono data due risposte importanti:

  • ogni donna trova la sua strada nel momento giusto: non sempre la nostra chiamata arriva in giovane età e ogni fiore ha il giusto tempo di fiorire.
  • le mie energie erano focalizzate su altro: ero impegnata a risolvere altri aspetti della mia vita, legati sopratutto alla sfera affettiva.

Se avessi acquisito prima la consapevolezza che le mie energie concentrate su altro mi distoglievano dalle mie passioni professionali, la mia vita avrebbe preso una direzione diversa? Non esiste una risposta giusta a questa domanda. So soltanto che non ho rimpianti e che ho sempre agito seguendo il mio cuore. Certamente oggi, dopo essermi rivolta ad un coach e dopo essere diventata coach a mia volta, il mio aumentato livello di consapevolezza mi ha portato a prendere coscienza del fatto che dove c’è il nostro focus, cioè dove direzioniamo le nostre energie, lì si concentrano i nostri risultati. Oggi ho la consapevolezza che la mia “chiamata” aveva già bussato alla mia porta in passato, quando avevo iniziato a leggere i primi libri sul coaching, più di dieci anni fa, ma non l’avevo ascoltata perché ero concentrata su altri aspetti della mia vita. E tu hai rinunciato a te stessa in alcuni momenti della tua vita, perché impegnata a mettere al primo posto altre priorità: marito, figli, genitori, colleghi, capi ecc…?

Il coaching umanistico dice che non può esistere la felicità dell’altro senza includere anche la nostra, e afferma che ognuno di noi ha tre tipi di felicità. Afferma inoltre che una felicità mancante in un’area della nostra vita non può essere compensata da una felicità presente in un’altra area. Ad esempio, una donna che trascura sé stessa per dedicarsi totalmente al suo partner, non potrà, con la sola felicità delle relazioni, compensare il fatto che è insoddisfatta del suo lavoro e di sè stessa. Oppure una donna che non coltiva relazioni d’amore e d’amicizia, non potrà compensare la sua solitudine con un iper-lavoro.

Una vita equilibrata e armonica è quella in cui coesistono le tre felicità:

  • felicità dell’autonomia personale
  • felicità delle relazioni
  • felicità sul lavoro

Se ne avrai bisogno, io sarò al tuo fianco per allenarti e sostenerti.

Se anche tu vuoi creare un’impresa e avviare un’attività senza avere paura, il percorso Pink Business Start potrebbe essere il percorso giusto per te.

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Miriam Bruera

BUSINESS COACH

Leggi gli articoli del mio blog per trovare suggerimenti per il tuo business, spunti per la tua attività e scoprire qualcosa in più su di me.

Buona lettura!

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