Il successo al femminile come risultato di un processo

successo al femminile
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In questi anni anni il successo al femminile sta riportando storie di imprenditrici coraggiose e di talento, e che rappresentano esempi a cui ispirarsi.

Questo successo è il risultato di un percorso di consapevolezza, allenamento e crescita.

Quando vediamo delle persone che raggiungono improvvisamente il successo possiamo essere portate a vedere solo il singolo evento, sottovalutando tutto il processo che lo precede, fatto di anni di sacrifici e di lotte.

Ad esempio, sapevi che Joanne K. Rowling, la creatrice di Harry Potter, supportata dal suo agente Christofer Little, ha proposto inizialmente il suo manoscritto a ben dodici differenti case editrici e tutte e dodici hanno rifiutato di pubblicare il suo romanzo? Finché due anni dopo, la casa editrice Bloomsbury accettò finalmente di pubblicare il manoscritto, che divenne poi il caso letterario che tutti conosciamo.

Prima di diventare una donna di successo e famosa, la Rowling ha passato un periodo buio della sua vita in cui era depressa, con gravi difficoltà economiche e sola con una figlia piccola da crescere.

E sapevi che Oprah Winfrey, la famosissima conduttrice televisiva statunitense, agli inizi della sua carriera fu licenziata dall’emittente tv per cui lavorava perché ritenuta inadatta alla televisione?

Queste donne imprenditrici di successo hanno perseguito la loro strada fino in fondo, senza rinunciare al loro sogno di fronte alle difficoltà che incontravano lungo il cammino.

 

Successo al femminile: “la chiamata” che ti fa individuare la tua vera vocazione

Ti è mai capitato in certi momenti della tua vita di sentire una sorta di chiamata, di sentire una sorta di tensione verso una nuova strada da intraprendere o una nuova direzione da dare alla tua esistenza?

Anni fa vidi un documentario dello psicologo statunitense Wayne Dyer, intitolato “The Shift“, in cui si sosteneva che ognuno di noi, in un certo momento della vita, riceve una chiamata, che può decidere se ascoltare oppure respingere, facendo finta di niente e proseguendo con la vecchia vita.

A distanza di alcuni anni dalla visione di quel documentario e guardando indietro al mio personale percorso professionale, mi rendo conto che la mia prima chiamata è arrivata circa dieci anni fa, quando un mio caro amico mi disse che mi vedeva molto adatta a svolgere la professione di coach.

All’epoca non sapevo neppure che cosa fosse il coaching e ricordo che andai a vedere alcuni siti di scuole di coaching per capire di cosa si trattava ma non diedi molto peso a quell’episodio. Alcuni anni dopo, acquistai il mio primo libro di coaching al quale ne seguirono poi diversi altri.

Mi appassionai al mondo della crescita personale e dello sviluppo dei business e, in tutti i momenti liberi, leggevo libri e frequentavo siti sull’argomento. Da autodidatta ho letto decine di libri su questi temi ma, anche in questo caso, non prestai più di tanto ascolto a questa chiamata.

Alcuni anni dopo, in un momento in cui mi trovavo a correre da una parte all’altra della città di Roma divisa tra due lavori e mi sentivo un po’ come nella ruota del criceto, mi sono rivolta ad un coach. Dopo averne sperimentato i benefici in prima persona, ho deciso finalmente di frequentare il corso per diventare coach professionista.

Dopo il corso, avevo finalmente chiara la mia strada e avevo deciso di rispondere alla mia personale chiamata: diventare una coach che aiuta le donne a far nascere e fiorire le loro attività imprenditoriali.

La visione della strada da percorrere finalmente era chiara come non lo era mai stata.

Rispondere alla chiamata significa trovare una perfetta corrispondenza tra la propria vita e le proprie azioni. Significa sentire di essere al posto giusto nel mondo e di aver trasformato la propria visione in una missione concreta, ponendoci nella strada del successo e, nel nostro caso, come future donne imprenditrici, di un successo al femminile!

 

La tua vocazione può nascondersi tra le tue passioni

Gli indizi per rispondere alla tua chiamata possono essere contenuti nelle tue passioni e nei tuoi punti di forza.

Molto spesso le persone relegano le proprie passioni ai ritagli di tempo al di fuori del lavoro: c’è chi si occupa di giardinaggio, chi di auto d’epoca, chi si dedica al ballo e chi alla palestra.

Non c’è nulla di male in questo e gli hobby non corrispondono sempre ad un’autentica vocazione. Allora come si fa a distinguere un semplice divertimento da una passione che rivela una vocazione?

La vocazione è un richiamo così forte che non dedicarsi ad essa a tempo pieno provoca sofferenza, è qualcosa che ha a che fare con la parte più profonda di noi stessi, è una sorta di missione da compiere. Per il pittore non poter dipingere, per lo scrittore non poter scrivere o per la campionessa sportiva non potersi allenare per un infortunio, rappresentano dei momenti di grave sofferenza, in cui sembra che si stia perdendo il significato della propria vita. Ti è mai capitato di amare così tanto un’attività da non poterne fare a meno? Ecco, con molta probabilità quell’attività potrebbe corrispondere alla tua vocazione.

Non è detto che tutte le vocazioni debbano trasformarsi in professioni, perchè potrebbero essere legate alla sfera della tua autonomia individuale o all’ambito delle relazioni.

 

Scopri la tua felicità prevalente

Gli psicologi Ryan e Deci dell’università americana di Rochester hanno elaborato la Self-Determination Theory, una teoria secondo cui l’essere umano, per raggiungere l’autorealizzazione, deve stabilire un equilibrio tra le tre sfere della sua esistenza: l’autonomia individuale, le relazioni e il lavoro. Per ogni persona ci sarà una sfera prevalente che corrisponde ad una delle tre felicità: felicità dell’essere, felicità delle relazioni e felicità dell’opera. Questo non significa che le altre due felicità debbano essere assenti.

Facciamo qualche esempio pratico dei tre tipi di felicità:

  1. felicità dell’essere: osservare un bel tramonto, ascoltare la propria musica preferita o indossare un abito con cui ci si sente davvero a proprio agio.
  2. felicità delle relazioni: trascorrere una serata divertente con dei vecchi amici, fare una sorpresa inaspettata al proprio partner oppure pranzare in modo rilassato con i propri colleghi.
  3. felicità dell’opera: fare il lavoro che si ama oppure ricevere la testimonianza positiva di un cliente con cui si è svolto un percorso insieme.

Ti sei mai chiesta se tra queste tre hai una felicità prevalente? Ad esempio una persona che ha come prevalente la felicità delle relazioni riesce per anni a svolgere un lavoro non molto appagante grazie al buon clima sul suo posto di lavoro e alle ottime relazioni stabilite con i colleghi.
Al contrario, una persona che ha come prevalente la felicità dell’opera non potrebbe accettare un lavoro in cui non riesce ad esprimere le proprie potenzialità.

Ti ho parlato delle tre felicità per aiutarti a comprendere come mai le persone hanno diverse scale di priorità e possono dare maggiore importanza ad aspetti personali, relazionali o professionali. Ogni persona inoltre, in fasi diverse della vita, vede cambiare le proprie priorità. Quindi non è detto che una persona che ha sempre avuto la felicità dell’opera come prevalente, non possa cambiare le proprie priorità e vivere un periodo della vita in cui si prende una pausa e dà maggior valore alla felicità dell’essere, come può accadere a chi si trova a superare una grave malattia oppure ad affrontare la perdita di una persona cara.

 

Successo al femminile: quando la chiamata diventa chiara e riguarda l’avvio di una nuova attività

 

donne di successo
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Mi capita spesso di lavorare con donne che hanno perso il lavoro oppure che hanno finalmente trovato il coraggio di lasciare un lavoro che non le valorizza per iniziare un’attività in proprio e concretizzare la propria storia di successo al femminile.

Quali sono i passi da compiere in questi casi?
Partendo proprio dai bisogni delle mie clienti e dal desiderio di essere loro d’aiuto, ho creato Pink Business Start, un percorso specifico per chi vuole avviare un’attività partendo da zero, in cui affrontiamo insieme tutti i passi importanti:

• Il primo step è riscoprire se stesse, le proprie potenzialità e i propri talenti come future donne di successo.
• Il secondo step è rafforzare l’autostima e la fiducia in se stesse e nelle proprie capacità.
• Il terzo step è delineare la propria idea imprenditoriale, individuando la propria visione e la propria missione.
• Il quarto step è acquisire gli strumenti per trasformare l’idea in obiettivi concreti da raggiungere.
• Il quinto step è delineare il proprio personal branding, per distinguersi e farsi preferire alla concorrenza.
• Il sesto step è imparare a gestire il tempo in modo più efficace, conciliando lavoro e vita privata.
• Il settimo step è iniziare a comunicare la propria attività e a promuovere il proprio nuovo buisness.

In questo percorso accompagno per mano le mie clienti, alternando moduli formativi a sessioni individuali di coaching.

 

Successo al femminile: il coaching formativo per far brillare la tua attività

Siamo in un’epoca in cui il mondo si trasforma velocemente e molte attività, non più utili o al passo con i tempi, stanno chiudendo.

Allo stesso tempo, stanno nascendo nuove opportunità legate ai settori dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico e in tutto il mondo fiorisco incubatori per start-up. Ma non è sufficiente per il progresso dell’umanità che l’innovazione riguardi soltanto le tecnologie, perchè l’innovazione più profonda e di maggiore impatto sociale è l’innovazione personale degli individui. Mai come in questo momento storico è fondamentale, per le persone e per le organizzazioni, continuare a formarsi e ad acquisire nuove conoscenze e nuovi strumenti.

Il successo al femminile sta man mano crescendo anche grazie alla tenacia e alla voglia di accrescere competenze e abilità delle donne che hanno deciso di mettersi in gioco, alimentando la propria formazione e valorizzando le proprie idee ed attitudini.

Qual è il mindset ossia l’atteggiamento mentale delle imprenditrici di successo, che vogliono essere orientate al futuro ed affermare e diffondere esempi di successo al femminile? Sicuramente il desiderio di coniugare successo ed etica, creando business profittevoli ma, al tempo stesso sostenibili, per le persone, per la società e per l’ambiente.

Per le persone e per le organizzazioni il cambiamento non è mai semplice e immediato.

Per questo motivo ho deciso di specializzarmi in business coaching al femminile, per sostenere le piccole o grandi imprese delle donne. Sono onorata di poter essere una facilitatrice del cambiamento e ho sperimentato sul campo che il metodo più efficace è il coaching formativo, quello che alterna formazione e coaching, per allenare e mettere in pratica sul campo quanto appreso con la formazione e monitorarne i risultati e gli obiettivi raggiunti.

 

Successo al femminile: l’allenamento per trasformare la chiamata in un’impresa

 

donne imprenditrici di successo
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Una volta scoperta la propria vocazione e dopo aver risposto alla propria personale chiamata, la strada che porta a creare un’attività che corrisponde al proprio scopo di vita è cositutita da un allenamento costante delle proprie potenzialità per trasformarle in competenze e in talenti.

Per avviare l’attività dei sogni e concretizzare una storia di successo al femminile occorrono competenze che vanno acquisite e messe in campo con costanza e determinazione. Per tornare alle storie di Joanne Rowling e Oprah Winfrey, se avessero rinunicato di fronte ai primi no incontrati sulla loro strada non sarebbero diventate le donne di successo che conosciamo oggi.

Solo con la perseveranza e la determinazione si riusciranno a superare tutti gli ostacoli fino a quando non si riuscirà a raggiungere la meta desiderata.

Le donne che superano tutti gli ostacoli e riescono a vivere con successo dell’attività che corrisponde alla loro chiamata diventano degli esempi e delle fonti di ispirazione per altre donne che potranno, a loro volta, trovare il coraggio di fare altrettanto, dandosi il permesso di diventare realizzate e felici.

Se anche tu hai ricevuto la tua chiamata e vuoi far brillare la tua attività il percorso Pink Business Start potrebbe fare al caso tuo.

Se vuoi saperne di più sui miei percorsi di coaching e formazione puoi richiedere la sessione gratuita “Your Pink Business” ; sarò lieta di risponderti e di capire insieme se posso esserti d’aiuto.

Per condividere le tue esperienze e le tue domande con altre donne come te, puoi entrare a far parte della community di Pink Factory e lasciare il tuo commento.

Ti auguro tutto il meglio!

 

Miriam Bruera, business coach al femminile

business coach blog

Miriam Bruera

BUSINESS COACH

Leggi gli articoli del mio blog per trovare suggerimenti per il tuo business, spunti per la tua attività e scoprire qualcosa in più su di me.

Buona lettura!

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